News

In questa sezione informiamo i nostri lettori, raccontiamo loro interessanti curiosità e condividiamo le novità che riguardano la nostra azienda.

Apnee notturne e reflusso gastroesofageo

apnee notturne e reflusso gastroesofageo

Apnee notturne e reflusso gastroesofageo sono disturbi molto frequenti e diversi tra loro. In alcuni pazienti è stata però evidenziata la possibilità di una correlazione tra le due patologie.

Cosa legherebbe le apnee notturne al reflusso? 

L’aumento della pressione negativa intratoracica, frequente nelle persone affette da apnee notturne, potrebbe facilitare il reflusso gastroesofageo e i sintomi tipici di questa malattia.

Apnee notturne: di cosa si tratta?

Le apnee notturne si verificano nelle fasi del sonno e si manifestano spesso con il sintomo del russare

Chi soffre di questa patologia tende, per varie motivazioni, a respirare dalla bocca, anziché dal naso, come sarebbe corretto. In questi casi l’aria inspirata trova un passaggio piuttosto stretto tra le strutture molli del retro bocca (palato molle, tonsille, adenoidi, retro faringe) e la lingua. Il fenomeno del russare altro non è che la vibrazione del palato molle al faticoso passaggio dell’aria inspirata dalla bocca.

Quando il passaggio si ostruisce del tutto, ecco che abbiamo il fenomeno dell’apnea: al suo verificarsi di solito il paziente reagisce con un brutto e irrequieto risveglio.

Reflusso gastroesofageo: a cosa è dovuto?

Il reflusso gastroesofageo, tecnicamente detto MRGE (Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo – in inglese GERD, Gastro-Esophageal Reflux Disease), è una malattia dell’apparato gastroenterico che spesso causa bruciore allo stomaco e possibile rigurgito.

Perché si verifica il reflusso?

Esofago e stomaco sono solitamente collegati da una valvola, chiamata Sfintere Esofageo Inferiore, che ha il compito di impedire al contenuto dello stomaco di tornare nell’esofago. Quando la valvola non svolge la sua funzione correttamente, il contenuto dello stomaco può raggiungere la mucosa dell’esofago generando l’azione lesiva dell’acido e degli enzimi contenuti nel succo gastrico.

Correlazione tra apnee notturne e reflusso 

Quale potrebbe essere quindi la correlazione tra apnee notturne e reflusso?

Immediatamente prima che l’apnea si verifichi, chi ne soffre tenta automaticamente di vincere l’ostruzione dell’aria facendo dei grossi sforzi inspiratori: durante questi sforzi la pressione negativa già presente nelle basse vie aeree aumenta notevolmente a causa dell’ostruzione e si trasmette all’esofago. A questo punto l’esofago, a causa della depressione al suo interno, succhia il contenuto gastrico, generando un nuovo episodio di reflusso. 

Le apnee notturne potrebbero quindi facilitare il reflusso a causa della pressione negativa intratoracica che agisce sul funzionamento dello Sfintere Esofageo Inferiore.

Diagnosi e possibili cure 

Tra i consigli più utili per chi soffre di apnee notturne c’è quello di dormire in posizione eretta per facilitare la respirazione nasale e abbassare la probabilità di andare in apnea notturna.

Inoltre, se si soffre sia di reflusso sia del sintomo del russare sarà bene approfondire lo stato generale del paziente con uno specialista per ottenere una diagnosi il più corretta possibile.

L’indagine sulla presenza di apnee notturne probabilmente coinvolgerà il paziente e i suoi familiari con domande sullo stato del sonno, del tipo: il paziente russa spesso? Succede che il respiro si arresti per una decina di secondi? Di giorno presenta sintomi quali stanchezza e sonnolenza?

A questo potrebbe poi aggiungersi l’esame del sonno, meglio conosciuto come Polisonnografia: con l’applicazione di alcuni sensori sul corpo del paziente è possibile registrare ciò che avviene durante una notte di sonno e monitorare parametri respiratori e cardiologici necessari ad effettuare una diagnosi completa. MedicAir Healthcare è specializzata nella diagnosi e nella cura delle apnee notturne.

Cosa succede se si diagnostica l’apnea notturna?

Nella maggior parte dei casi viene consigliata l’adozione della CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), un apparecchio da impiegare durante il sonno. 

Come funziona la CPAP? 

Grazie ad una pompa a motore interna, l’apparecchio eroga aria a pressione positiva continua all’interno delle vie aeree superiori del paziente attraverso una maschera oro-nasale o nasale. Questa immissione di aria ostacola il restringimento e la chiusura, evita il fenomeno del russare e l’apnea, e di conseguenza il verificarsi del reflusso gastroesofageo.

Condividi
E-COMMERCE

Siamo online con un nuovo e-commerce, vieni a scoprirlo!

 

Per visitarlo clicca su: SHOP

Tabella di conversione gas criogenici liquefatti

Seleziona il GAS, inserisci il valore, confermalo con invio e otterrai la conversione

O2 - Ossigeno
Sezione riservata agli operatori

Questa sezione del sito MedicAir è riservata ai soli operatori sanitari. I contenuti sono da considerarsi di natura puramente informativa e non pubblicitaria. Proseguendo, si dichiara di essere in possesso dei requisiti per la consultazione di informazioni tecniche, secondo le normative vigenti (Ministero della Salute, Linee Guida del 20 dicembre 2017).