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È capitato a tutti di avvertire, anche durante il giorno, una sensazione di torpore e il conseguente desiderio di appisolarsi su qualunque supporto disponibile. Tuttavia, quando l’avere sonno con la luce del sole diventa un fenomeno troppo frequente è necessario consultare il proprio medico di fiducia.
Stanchezza e sonnolenza diurne, benché in sé non costituiscano una patologia, possono essere avvisaglia di disturbi fisici molto seri che è opportuno indagare attraverso un esame medico accurato.
L’eziologia della stanchezza e della sonnolenza diurna è molto varia e può comprendere dalle cattive abitudini (come per esempio uno scorretto ciclo sonno-veglia o l’utilizzo di dispositivi elettronici poco prima di coricarsi) alle patologie del sonno quali narcolessia, apnee notturne o all’utilizzo di farmaci. La sonnolenza diurna può anche costituire un campanello d’allarme per la presenza di traumi cranici, patologie infiammatorie o neurodegenerative, tumori, ictus o encefaliti.
La stanchezza e sonnolenza diurna, quando non è effetto di altre malattie in corso, può essere facilmente prevenuta attraverso l’attuazione di una serie di accorgimenti quali:
La regolarizzazione del ciclo sonno-veglia, che si attua stabilendo regole precise per gli orari in cui coricarsi e in cui svegliarsi, evitando di utilizzare computer, tablet o cellulare poco prima di andare a letto e mantenendo la camera pulita, fresca e con un’aerazione adeguata
Svolgere regolare esercizio fisico: stancandosi, l’organismo avrà bisogno di un buon sonno ristoratore
Limitare l’assunzione di bevande alcoliche o eccitanti, come bibite contenenti caffeina
Concedersi, se possibile, una pausa, badando però bene a non superare i 20 minuti – mezz’ora di sonno
Le apnee ostruttive del sonno, meglio conosciute anche come apnee notturne, sono delle interruzioni del regolare processo di respirazione dovute al collasso dei tessuti molli della gola, che provoca l’ostruzione delle vie aeree superiori.
Apnee notturne, stanchezza e sonnolenza diurna sono strettamente legate, poiché l’irregolarità della respirazione durante la fase del sonno può comportare un’eccessiva stanchezza durante il giorno. Entrambi i disturbi, inoltre, possono essere un riflesso di patologie sottostanti di maggiore gravità.
Una delle cause della sonnolenza diurna possono essere le apnee ostruttive del sonno; ma come capire se effettivamente si soffre di questo disturbo? In realtà, i campanelli d’allarme sono molteplici. Oltre ad avvertire una sensazione diffusa di stanchezza durante il giorno, altri sintomi tipici di questa patologia sono il russamento, accompagnato da cefalea, irritabilità e difficoltà di concentrazione. In presenza di questi sintomi è consigliabile rivolgersi subito al proprio medico di fiducia, il quale, a propria volta, potrà suggerire al paziente di recarsi da uno specialista. Se non curate, infatti, le apnee notturne possono avere ripercussioni anche gravi sulla salute, nonché sulla vita sociale, influenzando negativamente le relazioni interpersonali, anche a scuola e sul lavoro.
In Occidente, i disturbi del sonno sono in costante aumento, complici la vita frenetica, un irregolare ritmo sonno-veglia, l’abuso di fumo, alcol e sostanze stupefacenti e l’utilizzo eccessivo di dispositivi elettronici. Tra le cause dei disturbi del sonno vanno annoverate anche le patologie dovute a un rapporto scorretto con il cibo; prima fra tutte l’obesità, una malattia che interessa sempre più anche i bambini e gli adolescenti. Per porre rimedio ai disturbi del sonno, è quindi importante riuscire a cambiare le proprie abitudini, favorendo un corretto riposo, che ridurrà anche gli episodi di sonnolenza diurna.
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