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Venerdì 18 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Sonno che, come ogni anno, punta i riflettori sull’importanza del sonno, per il benessere e per la salute in generale.
Quality Sleep, Sound Mind, Happy World
Lo slogan del 2022 fa riferimento al legame tra mente sana, buon sonno e felicità. La domanda che segue è quale sia la correlazione che intercorre tra salute mentale e corretto riposo. In particolare, in che modo un sonno migliore può aiutare le persone a concentrarsi e ad affrontare le sfide quotidiane? La risposta è che dormire bene permette di mantenere alta la concentrazione, l’equilibrio e l’energia. Dunque, mai sottovalutarne il valore.
Nel 2008, a ideare la Giornata del Sonno, con risonanza mondiale, è stato un gruppo di operatori sanitari e medici che lavorano e studiano nell’area della medicina e della ricerca del sonno.
La Giornata è promossa dalla World Sleep Society (WSS), un’organizzazione no profit statunitense mossa dal desiderio di lanciare dei messaggi di sensibilizzazione. L’evento propone numerose azioni e attività, in varie parti del mondo, gratuite e aperte al pubblico.
Durante il sonno, il nostro organismo subisce un rallentamento fisiologico: la temperatura scende, la pressione sanguigna si stabilizza e i tessuti si rigenerano.
Non solo: un sonno ristoratore permette di rafforzare la memoria e di avere maggiore concentrazione durante il giorno. Dopo una notte di riposo di qualità, ci si sente in forma e con le giuste energie per affrontare la giornata al meglio.
Non solo la qualità, ma anche la quantità ha il suo peso, quando si parla di sonno.
Secondo uno studio della National Sleep Foundation, le ore di sonno necessarie variano per fasce di età. Ecco una panoramica:
– neonati (0-3 mesi): sino a 17 ore di sonno al giorno (e mai meno di 11);
– bambini in età prescolare (3-5 anni): dalle 10 sino alle 13 ore (mai meno di 8);
– bambini in età scolare (6-13 anni): 9-10 ore (mai meno di 7);
– adolescenti: dalle 8 alle 10 ore;
– adulti (sino a 64 anni): dalle 7 alle 9 ore;
– anziani: dalle 7 alle 8 ore (cercando di non dormire mai meno di 5 ore).
Eppure, ci sono dei disturbi nemici del sonno. Quali sono? Vediamone alcuni.
In Italia, sono circa 9 milioni le persone affette da disturbi del sonno e, più in generale, il 45% afferma di soffrire di insonnia acuta o momentanea (FIPAC).
Le conseguenze? Stanchezza, sonnolenza diurna, deficit di concentrazione e memoria, ansia, disturbi dell’umore e della sfera sessuale.
Inoltre, non sempre si pensa che il non dormire bene può causare altre patologie gravi. Tra queste:
– il diabete;
– l’ipercolesterolemia;
– l’obesità;
– le alterazioni al sistema cardiocircolatorio;
– un calo della funzionalità del sistema immunitario;
– la depressione.
In particolare, sono sei milioni le persone colpite da OSAS – Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, con una maggiore frequenza in:
– persone adulte in sovrappeso e diabetiche;
– donne in menopausa, non in peso-forma;
– bambini con problemi ortodontici o con tonsille gonfie e adenoidi.
Non perdere tempo è la risposta: in primis è importante parlarne con il proprio medico di fiducia e farsi indirizzare a un Centro di Medicina del Sonno o a strutture che trattano questo disturbo. MedicAir Healthcare è un punto di riferimento per la cura di OSAS: leggi il nostro articolo dedicato Apnee notturne: a chi rivolgersi.
Dormire bene è sinonimo di vivere bene. Capirlo subito può fare la differenza.
Buona Giornata Mondiale del Sonno a tutti!
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