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Le apnee notturne possono essere invalidanti?

Le apnee notturne sono uno dei disturbi del sonno più diffusi e anche – purtroppo – sottodiagnosticati. Il motivo per cui questo problema – che colpisce trasversalmente donne e uomini di tutte le età, interessando talvolta anche i bambini – è spesso ignorato può essere ricercato nelle modalità in cui si manifesta: uno dei campanelli d’allarme per la presenza delle apnee notturne, infatti, consiste nel russare, fenomeno che viene generalmente liquidato come fastidioso ma senz’altro non importante.

Al contrario, come sottolineano gli esperti di disturbi del sonno, russare può essere sintomo di una patologia di cui è necessario indagare la causa.

COSA SONO LE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO

Le apnee notturne, conosciute anche come apnee ostruttive del sonno (OSAS), provocano una temporanea chiusura delle vie aeree superiori durante il riposo, frammentando così la regolare respirazione. Chi soffre di questo disturbo può avere così un sonno interrotto anche più volte durante la notte, con tutte le conseguenze che comporta il dormire male e cioè, per esempio, sonnolenza diurna, cefalea, disturbi dell’umore e difficoltà di concentrazione. È dunque evidente che soffrire di apnee notturne può essere invalidante per il normale svolgimento della vita quotidiana. Ma fino a che punto?

INVALIDITÀ PER APNEE NOTTURNE

In alcuni casi è possibile che le apnee ostruttive nel sonno possano causare invalidità, soprattutto se legate a patologie più gravi, come problemi cardiaci.

Per fronteggiare questo problema, si può ricorrere alla terapia con CPAP (acronimo di Continuous Positive Airway Pressure), un ventilatore a pressione positiva continua che deve essere azionato al momento di coricarsi. L’apparecchio, attraverso la maschera facciale o nasale, assicura il regolare flusso d’aria durante la respirazione, evitando l’ostruzione delle vie aeree superiori dovuta alle apnee notturne.

Si tratta di una terapia che non comporta alcun effetto collaterale, ad eccezione eventualmente di una lieve secchezza alla gola che si risolve in maniera spontanea nel giro di qualche giorno o installando un umidificatore.

Per approfondimenti sulla CPAP: Che cos’è la CPAP e in cosa consiste

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