Crisi nel settore dei gas medicinali: l’allarme di Assogastecnici

Lo scorso 25 ottobre Assogastecnici (l’Associazione delle aziende che producono e distribuiscono gas tecnici, medicinali e speciali) ha lanciato un allarme: le tensioni internazionali stanno mettendo a dura prova il settore energetico e, di conseguenza, anche quello dei gas tecnici e medicinali. 

Le ragioni della crisi

Nell’ultimo periodo, il prezzo dell’energia si è alzato notevolmente. Questo perché la domanda di petrolio, carbone e gas naturale è salita alle stelle negli ultimi mesi, complici queste ragioni: 

– gli Stati, nonostante i tentativi per puntare alle energie rinnovabili, dipendono ancora enormemente dai combustibili fossili;

– le condizioni climatiche estremamente insolite richiedono un approvvigionamento maggiore di energia;

– le economie che, come quella cinese, si stanno riprendendo dalla pandemia stanno chiedendo maggiori quantità di energia per rifarsi delle perdite degli ultimi due anni;

– i paesi importatori cercano di ottenere grandi forniture di combustibile con ogni mezzo e i paesi fornitori, d’altro canto, vogliono ottenere dei vantaggi di tipo politico dalla vendita delle loro risorse;

– molti giacimenti di gas, soprattutto quelli sul Mare del Nord, non sono più così produttivi.  

La crisi ha delle conseguenze gravi su tutte le aziende che lavorano nel settore dei gas tecnici e medicinali, che si basano sull’utilizzo di impianti altamente energivori per la produzione del prodotto finale. Per ottenere gas come ossigeno e azoto è infatti necessario utilizzare degli impianti che funzionano a energia elettrica in grandi quantità. 

Le conseguenze della crisi energetica

La crisi energetica non può che causare enormi problemi in tutti i settori legati all’utilizzo di gas tecnici, medicinali e speciali, come:

– l’ambito industriale, di ricerca e tecnologico; 

– l’ambito terapeutico e diagnostico; 

– l’ambito della produzione energetica. 

Il momento storico non è sicuramente favorevole per una crisi in questi ambiti: specialmente durante la pandemia, infatti, la richiesta di gas medicinali è aumentata notevolmente, ma adesso la loro produzione è diventata estremamente onerosa. 

I gas medicinali sono fondamentali per fornire assistenza respiratoria nel caso di difficoltà legate a quelle patologie che rendono difficile l’apporto di ossigeno nel sangue. Le malattie che riguardano i polmoni o l’aumento eccessivo di anidride carbonica nel sangue hanno bisogno dei gas medicinali per essere curate in maniera efficiente. 

L’Assogastecnici ha quindi rivolto un appello al Governo, chiedendo l’attuazione di una politica energetica favorevole, che riesca a mantenere i prezzi dell’energia elettrica a un livello competitivo.