La diffusione della telemedicina in Italia dopo l’emergenza sanitaria

Che cosa si intende per telemedicina?

La telemedicina è un insieme di tecniche mediche e tecnologie informatiche che consentono di erogare servizi di assistenza medica da remoto, in situazioni in cui il paziente e il medico specialista non si trovano nello stesso luogo. È bene precisare che l’obiettivo primario della telemedicina non è quello di costituirsi come alternativa alla modalità tradizionale di assistenza sanitaria, ma ha invece lo scopo di puntare ad affiancarla e integrarla migliorandone l’efficacia. La telemedicina, infatti, spesso entra in gioco in una seconda fase, successiva alla visita in presenza e alla diagnosi, e consente allo specialista di continuare a monitorare lo stato di salute del paziente per via telematica. Grazie alle moderne tecnologie informatiche, quindi, la telemedicina permette di trasmettere in modalità protetta e criptata documenti, diagnosi e referti, nonché di svolgere colloqui a distanza tra medico e paziente. 

È però necessario fare una distinzione tra la telemedicina di cui abbiamo parlato fino ad ora – ovvero quella tra medico e paziente, anche conosciuta come telemonitoraggio – e la telemedicina tra ospedali, che fa riferimento allo scambio telematico di esami, referti e lastre tra una struttura sanitaria o un reparto medico e l’altro. 

In generale, la telemedicina presenta diversi vantaggi, tra cui:
– ricevere assistenza sanitaria senza doversi spostare dal proprio domicilio;
– abbattere barriere geografiche e temporali;
– diminuire i tempi di attesa;
– ridurre i costi sanitari;
– limitare il rischio di diffusione di malattie infettive.

La diffusione della telemedicina in Italia dopo l’emergenza pandemica

Durante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19, la telemedicina ha svolto un ruolo di fondamentale importanza: ha consentito infatti a medici e professionisti sanitari di assistere e monitorare a distanza i pazienti affetti da Coronavirus per mezzo di strumenti di tele-consulto, tele-monitoraggio e tele-visita. 

In questo complicato contesto emergenziale, la telemedicina non solo ha contribuito così a ridurre il rischio di diffusione del contagio tra medico e paziente, ma ha anche garantito al contempo un più equo accesso alle cure anche per quei soggetti residenti in località remote o con mobilità ridotta.

La pandemia ha quindi accelerato sensibilmente l’utilizzo da parte degli specialisti e delle aziende sanitarie del tele-consulto, del tele-monitoraggio e della tele-visita, il cui ricorso, infatti, è quasi raddoppiato, passando da una percentuale del 21% fino al 47%, secondo i dati dell’analisi condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano. Lo studio afferma anche che, dopo i mesi più duri di emergenza, tra i medici specialisti intervistati l’81% vorrebbe ricorrere al tele-consulto e che più di 6 medici su 10 vorrebbero utilizzare strumenti di tele-visita e tele-monitoraggio. 

Anche i pazienti sembrano aver apprezzato i benefici del ricorso alla telemedicina durante l’emergenza sanitaria, tanto che, secondo l’analisi condotta, la percentuale di utilizzo da parte loro ha visto in questa fase un incremento che va dall’11% al 30%. Molti italiani affermano che grazie agli strumenti di telemedicina si sentono infatti più consapevoli sia della propria patologia che del proprio stato di salute e riescono inoltre ad avere una maggiore aderenza alla cura. 

L’impegno di MedicAir nell’ambito della telemedicina

MedicAir, da sempre in prima linea nel supporto al Sistema Sanitario Nazionale con soluzioni innovative, è impegnata nella costante ricerca di nuovi strumenti e nello sviluppo di tecnologie utili a promuovere ulteriormente la telemedicina e la sua diffusione. L’azienda, infatti, avendo a cuore il paziente e il suo benessere, propone innovativi servizi di telemedicina che consentono un monitoraggio continuativo del suo stato di salute e un’evoluzione della terapia presso il domicilio, fornendo al medico curante dati, report e grafici. Il monitoraggio clinico risulta fondamentale per evitare i ricoveri e possibili ricadute.