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Tutti ne hanno probabilmente sentito parlare almeno una volta, ma cosa sono le piaghe da decubito esattamente?
Si tratta di vere e proprie ulcere della pelle, che guariscono con molta difficoltà e che non intaccano solo gli strati superficiali della pelle, ma si spingono più in profondità.
Non sono, quindi, delle ferite come le altre: non guariscono da sole e, anzi, è spesso necessario ricorrere a terapie specifiche per favorirne la cicatrizzazione.
Le piaghe da decubito interessano le persone che stanno ferme a letto o sedute per lunghi periodi di tempo e che, dunque, sono allettate o immobili. Questo può capitare sia a causa di malattie degenerative, come la sclerosi multipla, sia a causa di condizioni momentanee, come ingessature e rottura di ossa.
Quando si rimane in una posizione statica troppo a lungo, si continua a esercitare pressione su alcune parti del nostro corpo: questo fa sì che l’afflusso sanguigno proceda in maniera scorretta. Nel tempo si potrebbero ostruire i vasi sanguigni e formare delle coagulazioni che porteranno poi alla morte dei tessuti e alla creazione delle piaghe da decubito.
Negli step iniziali della formazione, la pelle della zona interessata sarà semplicemente arrossata, ma col tempo si formeranno vesciche e, poi, delle vere e proprie ferite aperte, di un colore che può variare dal viola al marrone.
Dato che è molto difficile curare le ulcere da decubito, bisognerebbe cercare di prevenirle il più possibile, soprattutto nelle persone più anziane. È possibile farlo con alcuni accorgimenti:
Nel caso in cui, invece, le piaghe si siano ormai già formate, si possono trattare con terapie specifiche, come la pressione topica negativa (NPWT). Per conoscere i trattamenti disponibili, puoi approfondire qui.
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