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In questa sezione informiamo i nostri lettori, raccontiamo loro interessanti curiosità e condividiamo le novità che riguardano la nostra azienda.

Come funziona la respirazione

Respirare è un meccanismo naturale. Talmente tanto che, per la maggior parte del tempo, non ce ne accorgiamo neanche. La respirazione, tuttavia, è un riflesso molto complesso e, come tale, deve poter funzionare al meglio.

Purtroppo, sono molte le persone che soffrono di disturbi respiratori e, per aiutarle, è necessario mettere in atto una serie di importanti accorgimenti e avvalersi del supporto di ausili specifici.

COME AVVIENE LA RESPIRAZIONE

La respirazione è un riflesso involontario, che si attiva non appena veniamo al mondo. Ciononostante, è possibile controllarla, per esempio quando si canta oppure si recita o in qualunque altra occasione sia necessario farlo. Ma come avviene la respirazione? Si tratta di un meccanismo che prevede la contrazione del diaframma e dei muscoli posti sotto la gabbia toracica, il che comporta una riduzione della pressione dell’aria contenuta nei polmoni in relazione a quella esterna. Durante lo spostamento da un’area di alta pressione a una di bassa pressione, l’aria arriva nelle vie aeree e, quindi, nei polmoni. Questa è la fase di inspirazione.

Quando espiriamo, invece, il diaframma e i muscoli sotto la gabbia toracica si rilassano, spingendo l’aria fuori dai polmoni e liberandola nell’atmosfera. Nel processo di respirazione, il naso riveste un ruolo molto importante: nell’aria, infatti, sono presenti molte impurità, tra cui pollini, forfora di animali, acari della polvere, ma anche batteri e virus, particolati, residui di prodotti per la pulizia della casa e particelle di ozono. Siccome in natura nulla accade per caso, all’interno delle narici sono presenti piccoli peli che hanno la funzione di filtrare l’aria, impedendo così che le impurità raggiungano i polmoni.

PERCHÉ “SERVE” RESPIRARE?

A cosa serve la respirazione? Una domanda che potrebbe apparire banale, ma che in realtà è molto complessa. La risposta potrebbe essere molto semplice: respirare permette di vivere. L’apparato respiratorio, infatti, ha la funzione di consentire l’ematosi, ossia il processo che permette agli organi di funzionare correttamente, grazie all’ossigenazione del sangue.

L’apparato respiratorio è composto, oltre che dal naso – la cui funzione abbiamo già illustrato – anche da altri elementi: la faringe, la laringe, la trachea, i bronchi, i bronchioli, i polmoni e la pleura. Ciascuno svolge un compito indispensabile ai fini della respirazione: l’aria filtrata dal naso passa dalla faringe, per arrivare alla laringe e quindi ai polmoni attraverso i bronchi e i bronchioli. Ed è proprio nei polmoni che si compie il passaggio più importante della respirazione: qui, infatti, avviene lo scambio tra ossigeno – che viene rifornito ai diversi organi dell’organismo – e anidride carbonica, che viene invece eliminata. L’altra protagonista del corretto processo di respirazione è la pleura, una membrana sierosa che ricopre i polmoni e che ha la funzione di permettere l’espansione dei polmoni stessi nel momento dell’inspirazione.

QUANTI RESPIRI AL MINUTO: REGOLARITÀ E ANOMALIE

In media, una persona adulta compie dagli 8 ai 16 respiri al minuto. Diversa la situazione per i bambini, che possono registrare anche 44 respiri al minuto. Questa è la condizione normale per un individuo in salute. Tuttavia, anche il processo di respirazione può essere interessato da disturbi e patologie, come per esempio la tachipnea, termine mediante il quale si indica un respiro più veloce di quanto dovrebbe essere di norma. Trarre rapidi e profondi respiri è una condizione definita anche “iperventilazione” e può essere dovuta a diverse cause, tra cui asma, problemi cardiaci, disturbi polmonari ma anche ansia e panico.

I PRINCIPALI DISTURBI RESPIRATORI: LE APNEE NOTTURNE

Come abbiamo visto, respirare – e farlo correttamente – è indispensabile per garantire la salute del nostro organismo. Il respiro è vita. Tuttavia, come per tutti gli apparati del corpo umano, anche per quello respiratorio possono presentarsi disturbi insidiosi. Uno dei più frequenti consiste, per esempio, nelle apnee notturne del sonno, una patologia che colpisce in modo trasversale donne e uomini di tutte le età, anche se si registra con maggiore frequenza tra gli individui over 50 e di sesso maschile.

Le apnee ostruttive comportano un’interruzione del respiro normale durante il riposo, perché il passaggio dell’aria si blocca a livello delle vie aeree superiori. Dal momento che è molto difficile diagnosticare le apnee notturne, in presenza di alcuni campanelli d’allarme – tra cui il russare, segnale che spesso viene erroneamente ignorato – è consigliabile rivolgersi subito al proprio medico curante per individuare innanzitutto le cause della patologia e quindi una terapia adeguata alla situazione.

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