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Le apnee ostruttive del sonno nei bambini

Anche i bambini russano. E non certo a causa di pasti troppo abbondanti. Il 2% dei ragazzini italiani, infatti, manifesta questo disturbo perché affetto da apnee ostruttive del sonno, una patologia vera e propria che non deve essere assolutamente trascurata.

Nei bambini, infatti, le apnee ostruttive del sonno, se non curate, possono avere ripercussioni – anche severe – sulla crescita e lo sviluppo, oltre che sul comportamento e sulle capacità di attenzione e concentrazione, con esiti negativi anche sulla carriera scolastica.

DISTURBI DEL SONNO NEI BAMBINI: COSA SONO E QUALI CONSEGUENZE COMPORTANO

Le apnee ostruttive del sonno determinano un’interruzione del regolare ritmo respiratorio durante le ore di riposo, dovuta al blocco temporaneo delle vie aeree superiori. Questo disturbo si manifesta in modo diverso nei pazienti: in alcuni casi, l’apnea dura appena una manciata di secondi, in altri qualche minuto; talvolta il sonno si interrompe per una sola volta, in altri frangenti può capitare anche più volte nell’arco di un’ora.

Quel che è davvero importante, comunque, è riuscire a individuare il problema e trovare la cura migliore per risolverlo. Come accade per gli adulti, infatti, anche nel caso dei bambini le apnee ostruttive del sonno possono avere conseguenze anche gravi, come per esempio ritardi della crescita, maggiori probabilità di sviluppare otiti e un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.

COME ACCORGERSI SE UN BAMBINO SOFFRE DI APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO?

Per diagnosticare le apnee ostruttive del sonno nei bambini è necessaria, naturalmente, una visita medica specialistica. Vi sono però dei campanelli d’allarme in presenza dei quali i genitori dovrebbero considerare la necessità di effettuare un’indagine più approfondita, rivolgendosi subito al proprio pediatra.

Tra i più comuni sintomi riconducibili ad apnee ostruttive del sonno sono inclusi il russare, se capita tutte le notti o quasi; il sonno agitato, con frequenti cambi di posizione o le posizioni inusuali, che il paziente, inconsapevolmente, assume per facilitare il passaggio dell’aria ai polmoni; la tendenza a respirare con la bocca; il fare la pipì a letto; la cefalea mattutina e, infine, le anomalie del comportamento, dalla difficoltà di concentrazione a episodi di iperattività o aggressività, che, ovviamente, possono avere ricadute negative anche a scuola, sia dal punto di vista del profitto che delle relazioni con i compagni di classe.

LE CAUSE DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO NEI BAMBINI

Come per gli adulti, l’eziologia delle apnee ostruttive del sonno nei bambini è molto varia: i fattori che predispongono all’insorgenza di questo disturbo, infatti, sono molteplici e spaziano dall’obesità all’ingrossamento di tonsille e adenoidi, dall’asma e dalla rinite allergica a particolari sindromi genetiche, fino a problemi di natura anatomica, quali per esempio un palato troppo piccolo.

COME SI DIAGNOSTICANO LE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO

La prima cosa da fare se si notano nel bambino i sintomi sopraelencati consiste nell’accompagnare il giovane paziente dal pediatra che, dopo una visita preliminare, potrà eventualmente indirizzarlo a uno specialista. Di solito, per diagnosticare questo disturbo del sonno, si ricorre alla polisonnografia senza EEG (per lo più conosciuta come polisonnografia, anche se si differenzia da quest’ultima per la mancanza di elettrodi che registrano le attività cerebrali), effettuato tramite il polisonnigrafo, uno strumento che monitora parametri vitali (come per esempio la respirazione) per verificare la presenza di apnee ostruttive del sonno.

LE CURE

Per quanto riguarda le terapie da seguire, queste variano in relazione alla causa delle apnee ostruttive del sonno, declinandosi in:

Asportazione chirurgica di tonsille e adenoidi. Si tratta di un intervento ormai di routine, anche se non sempre si dimostra risolutivo, soprattutto nei casi in cui, all’ingrossamento di tonsille e adenoidi, si associano disfunzioni di natura anatomica;
Dispositivi odontoiatrici, che permettono di risolvere problemi quali retrusione della mandibola e palato piccolo, fattori che possono influire sull’insorgenza delle apnee ostruttive del sonno;
Trattamento farmacologico, di solito effettuato attraverso la somministrazione di antinfiammatori;
Dieta mirata, nel caso i disturbi del sonno derivino da una condizione di obesità;
Terapia ventilatoria in CPAP, ovvero una terapia che prevede l’utilizzo di un dispositivo elettromedicale che funziona applicando al bambino una mascherina, collegata tramite un tubo all’apparecchio stesso, attraverso la quale viene immesso un flusso d’aria continua che mantiene aperte le vie aeree evitando l’interruzione della respirazione.

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